3+1=4 – Musiche del quarto mondo
a cura del musicologo sloveno Tadej Stolić
“Immaginiamoci a colazione in una normale casa del nostro conosciuto Occidente, arredata da mobili di design svedese ma prodotti in Cina, dopo una breve pratica di yoga e meditazione, con cibo biologico del nostro orto, con spezie provenienti da tutto il mondo, mentre ritmi tribali africani in forma di musica elettronica risuonano da altoparlanti bluetooth. Potremmo andare avanti ancora molto ad elencare usi e costumi per scoprire come le nostre vite siano da tempi remoti ormai parte di un villaggio globale comune in cui la musica è solo una delle tante pratiche umane condizionate da innumerevoli contaminazioni.
In questa nuova realtà, la presente rassegna cercherà di superare le onnipresenti divisioni tradizionali in generi e stili musicali (si pensi agli algoritmi di selezione su piattaforme di ascolto come Spotify), come la world-music, che è spesso solamente una forma di importazione sonora eurocentrica, per ritornare invece all’idealismo umanistico della ricerca di paesaggi sonori immaginari del compositore e trombettista americano Jon Hassell (1937-2021).
Si tratta della cosiddetta musica del quarto mondo, un’idea visionaria di un mondo sonoro che unisce gli impulsi istintivi del terzo mondo e le istanze razionali del primo (3+1=4). Dai lavori di Hassell e dei suoi compagni dai primi anni Settanta, molti altri musicisti hanno intrapreso simili viaggi avventurosi nei meandri misteriosi di paesaggi esotici, dove influenze molteplici e variegate danno forma alla musica del “Quarto Mondo”. Suoni primitivo-futuristici, etno-elettronici, tecno-esotici e dove altre dicotomie come ritmica e aritmica, armonie e dissonanze si liberano in un catalogo ideale di musiche possibili.
Si tratta di collage futuristici, fusioni babeliche di eredità arcaiche ma allo stesso tempo modernismo e tecnologia immerse sempre in natura. Ambienti sonori in cui idiomi musicali apparentemente molto diversi come il pop, il jazz, l’avanguardia o il folk, possono diventare semplici sottoinsiemi in un colorato mosaico del nuovo mondo. Verranno presentate espressioni musicali poliglotte, spesso su strumenti provenienti da diverse parti del mondo, tecniche strumentali uniche, giochi di specchi e riflessioni di musicisti aperti a nuove sonorità per un nuovo mondo possibile senza divisioni e limiti di confini. Benvenuti in un viaggio verso l’ignoto.”
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Entrata libera. Posti limitati, consigliata la prenotazione: 0473 230128 – info@mairania857.org
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Con il sostegno della Provincia di Bolzano – Ufficio Cultura italiana, Alperia, Fondazione Anton Schär, dell’Hotel Aurora e della libreria Alte Mühle.
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