Centro per la Cultura
2018-06-20 20:30

Furia

Mairania 857

di Fritz Lang – USA 1936 – 90´
Primo film americano per Fritz Lang, fuggito dalla Germania all´avvento del nazismo. Con quest´opera il regista viennese prosegue la sua indagine sulla natura umana e sulle sue incontenibili pulsioni animalesche che si manifestano in tutta la loro brutalità e la loro refrattarietà al raziocinio. Lang mette in evidenza l´universalità di una condizione esistenziale e psicologica: ogni uomo, anche il più mite, può trasformarsi all´occorrenza in un assassino, nascondendo un´intrinseca e potenziale malvagità in attesa della giusta occasione per esprimersi con tutta la sua ferocia. D´altra parte, i pericoli del nazismo e della giustizia sommaria si annidano anche in luoghi pervasi dalla democrazia, messa da parte per lasciare il posto alla capacità di manipolare a proprio piacimento un´intera collettività.
Nell´ambito di “Mercoledì Cinema. Billy Goes to Hollywood”. Ulteriori info nella pagina interna. Entrata libera

Billy Goes to Hollywood
I registi austro-ungarici nella fabbrica dei sogni
13.06 – 29.08

Fra gli anni Venti e gli anni Trenta, un pezzo, vasto e consapevole, della vecchia Europa, per voglia o per forza, si rifugia tra le braccia della più potente industria culturale del Novecento e crea molti prototipi che, a tutt’oggi, imprimono una sorta di copyright al cinema americano, quello di consumo come quello di autore. Tra i viaggiatori che varcarono l’oceano, provenienti dai territori dell’Impero austro-ungarico, molti sono i nomi celebri: Erich von Stroheim, Josef von Sternberg, Fritz Lang, Billy Wilder, Michael Curtiz, Otto Preminger, Fred Zinnemann e altri ancora. Quella migrazione costituì una sorta di atto fondante, seppure forse inconsapevole, di una nuova estetica del cinema. Innovazioni formali, cambiamenti linguistici, temi realistici o fantastici, stili ardimentosi, mutazioni sceniche, che hanno plasmato il cinema americano fino a modificarne in profondità l’assetto e l’immagine, partono tutti da lì. Prima di allora solo l’inglese Chaplin aveva rivoluzionato in una maniera altrettanto forte quel cinema.